Via di Panico

via di panico

Via di Panico costituisce, insieme a via del Banco di S.Spirito e via Paola, il tridente che sfocia nella piazza di Ponte S.Angelo, una realizzazione urbanistica che testimonia come questa zona un tempo fosse un punto strategico per l’accesso alla basilica di S.Pietro. Il toponimo della via sembra risalire al XV secolo, più esattamente al 1456, quando per la prima volta la via venne menzionata come “loco qui dicitur panicho“, molto probabilmente in riferimento ad una famiglia Panico che qui risiedeva. Nel 1544 la via fu ampliata per volontà di papa Paolo III.

madonnella a via di panico
1 Madonna della Pietà

La via conserva due Madonnelle: la prima (nella foto 1), situata all’altezza del civico 29, è un’edicola settecentesca che conserva tuttora i decori originali, ovvero il cupolino a spicchi con ciondoli e frange, nonché il mensolone di legno ed il caratteristico lume. L’antica immagine della “Madonna della Pietà” fu rubata nel 1992 ed allora qui fu posta temporaneamente una Madonna trecentesca, finché quella antica, recuperata, vi fu ricollocata in occasione del restauro del 2000, seppure priva di una cornice a tortiglione con putti e cherubini che un tempo l’adornava.

madonna con bambino e san filippo neri a via di panico
2 Madonna con Bambino e S.Filippo Neri

La seconda Madonnella (nella foto 2) è situata all’angolo tra via di Panico ed il vicolo di S.Celso e risale all’anno 1867: una semplice cornice marmorea, incastonata in un sottostante pannello pure di marmo, ma colorato e graffito in alto da un cuore su tralci fioriti, presenta una bella immagine della “Madonna col Bambino in braccio e S.Filippo Neri inginocchiato in adorazione”. La sacra raffigurazione è completata da un rotolo di pergamena che si svolge al di sotto di una piccola mensola marmorea dove viene riportata la frase “EXALTAVIT HUMILES“, un’invocazione che rammenta e celebra l’apostolato del Santo ed estratta dal “Magnificat“, un cantico contenuto nel primo capitolo del Vangelo secondo Luca con il quale Maria loda e ringrazia il Signore perché ha liberato il suo popolo e per questo motivo conosciuto anche come “Cantico di Maria“. Poco più sotto si trova una piccola targa che sollecita Elemosine per S.Filippo Neri, prelevabili da uno sportellino di ferro, un tempo sicuramente chiuso da un lucchetto.