“Roma nella Letteratura” vuole proporre all’attenzione del lettore la storia, le tradizioni e gli ambienti di una Roma vista non attraverso le immagini, ma tramite il romanesco delle poesie o dei sonetti dei grandi letterati dialettali come Trilussa, Belli o Pascarella. Le fotografie o le rappresentazioni artistiche, seppure bellissime, rappresentano un momento statico della vita di allora, mentre leggere (e quindi riascoltare) il linguaggio popolare romano che narra cronache ed avvenimenti di quegli anni ha l’effetto di trasportare il lettore indietro nel tempo, di farlo sentire partecipe di quegli avvenimenti, un vero e proprio “ritorno al passato”. L’amore appassionato per Roma non può esimersi dal prendere in considerazione l’aspetto, forse, fondamentale della sua stessa esistenza, il linguaggio, un grande patrimonio culturale troppo spesso trascurato.