Via della Tribuna di Campitelli, malgrado il nome faccia riferimento al rione Campitelli, è situata nel rione S.Angelo: il toponimo deriva dalla tribuna (o abside) della chiesa di S.Maria in Campitelli che su questa stretta stradina prospetta imponente, come possiamo ammirare nella foto 1.
Nonostante le sue ridotte dimensioni, la via conserva due interessanti edifici medioevali: il primo, al civico 23 (nella foto in alto sotto il titolo), è costituito da una casa con un bellissimo portico ad archi di mattoni, con 9 colonne antiche di spoglio, 5 con capitelli ionici e 4 con capitelli dorici (nella foto 2), probabilmente appartenenti all’antico “Tempio di Giunone Regina” e qui riutilizzate.
Il tempio, dedicato nel 179 a.C. dal censore Marco Emilio Lepido, sorgeva su un alto podio con 6 colonne sulla fronte ed era ricco di opere d’arte, tra le quali, oltre al simulacro del culto, opera dello scultore greco Timarchides, vi erano le statue di Esculapio e di Diana, opere di Cefisodoto il Giovane. Restaurato in età augustea, il tempio fu rifatto in età severiana e di quell’epoca sono i vari resti che se ne conservano (parti del podio, del pronao e della cella, due colonne ancora in piedi coi capitelli compositi ed un tratto dell’architrave) nelle cantine e nei cortili di alcune case tra questa via e via di S.Angelo in Pescheria. Molto belli anche i due portali inseriti nel portico: uno, a bugne regolari (nella foto in alto sotto il titolo) risalente al ‘400, l’altro, con uno stemma gentilizio, risalente invece al ‘600.
Su Via della Tribuna di Campitelli è situato un altro edificio medioevale (nella foto 3): prima della ristrutturazione dell’edificio si poteva vedere, a sinistra della finestra del secondo piano e della sovrastante finestrella quadrata, una porzione di cortina laterizia stilata, a dimostrare l’affiancamento e l’unione di due edifici. Nonostante l’esigua larghezza di questo edificio, infatti, quello di maggiore interesse è la porzione di destra, con ingresso al civico 9a, che si può probabilmente identificare con la “Torre Stroncaria“, appartenuta nel secolo XIV alla famiglia Vallati.
Degna di nota è proprio la finestrella quadrata (nella foto 4), oggi murata, tipica delle torri, inquadrata da antiche cornici di riutilizzo, simbolo di ricchezza e di prestigio della famiglia proprietaria.