Piazza Albania in passato era denominata “piazza Raudusculana“, in ricordo dell’antica “porta Raudusculana” delle Mura Serviane, fino a quando il 4 luglio 1940 fu chiamata Piazza Albania, in onore dell’annessione dell’Albania al Regno d’Italia avvenuta nel 1939. La piazza, posta quasi a separazione del Piccolo e del Grande Aventino, è dominata dal monumento equestre dedicato a Giorgio Castriota (nella foto sotto il titolo), detto “Scanderbeg”, l’eroe nazionale d’Albania che in tante imprese si distinse nel XV secolo contro l’invasione ottomana. Nel 1466 e nel 1467 Scanderbeg (un nome assegnatogli dai Turchi che significa “Principe Alessandro”) venne in Italia in cerca di aiuti: a Roma alloggiò ai piedi del Quirinale nel palazzetto di vicolo Scanderbeg. Il gruppo bronzeo è opera dello scultore Romano Romanelli: la figura del condottiero, chiusa nell’armatura con l’elmo alato sul capo e la spada sguainata, è piantata solidamente sopra un robusto cavallo che procede al passo. Il monumento, inaugurato il 27 ottobre 1940 alla presenza di Benito Mussolini, presenta alla base un’iscrizione, appostavi nel 1968 dal Comune di Roma, in occasione della ricorrenza dei 500 anni dalla morte del condottiero.
Questa piazza, come abbiamo sopra accennato, occupa il luogo dove anticamente si apriva la “porta Raudusculana“: molti secoli sono trascorsi ma segni tangibili sono ancora presenti, sia sul versante sotto le pendici del Grande Aventino dove sono situati due tratti di mura ottimamente conservati, sia sul versante posto sotto le pendici del Piccolo Aventino, all’inizio di via della Piramide Cestia, dove un muro, lungo 36 m ed alto 8, seminascosto tra un palazzo che lo sovrasta ed un magazzino sottostante, costituisce l’unico tratto superstite della cinta che avvolgeva il Piccolo Aventino. Nella foto 1 possiamo vedere una porzione di questo tratto di mura Serviane, corrispondenti, come recita la targa, ad un “Bastione delle Mura Urbane d’Epoca Repubblicana del I sec. a.C.”.