Questa chiesa fu dedicata a S.Giuseppe dalla Congregazione dei Falegnami che aveva preso in affitto nel 1540 la preesistente chiesa di S.Pietro in Carcere. La costruzione della nuova chiesa iniziò nel 1597 e fu proseguita nel 1602 da Giovanni Battista Montano, nel 1621 da Giovanni Battista Soria e completata nel 1663 da Antonio Del Grande. Un importante restauro ed una nuova abside costituì l’intervento del 1886 ad opera di Antonio Parisi. La facciata, a due ordini, con porta tra semicolonne e timpano, è arricchita da volute ed edicole e presenta un grande timpano sulla sommità, le cui estremità inferiori racchiudono altri due timpani minori ed al centro un elegante gioco di volute. L’interno di S.Giuseppe dei Falegnami è a navata unica e nella cappella maggiore sono conservati un “Viaggio a Betlemme” ed una “Bottega di S.Giuseppe” di Cesare Maccari. Nell’abside vi sono le statue di S.Pietro e di S.Paolo, mentre al centro del soffitto, intagliato e dorato, vi è un rilievo seicentesco del Montani con la “Natività“. Nell’oratorio annesso, anch’esso con un bel soffitto ligneo, si trovano affreschi di Marco Tullio Montagna raffiguranti “Storia della Sacra Famiglia“. In un vano sottostante, tra il pavimento e la volta del sottostante Carcere Mamertino, vi è la “Cappella del Crocifisso” del Cinquecento, cosiddetta da un Crocifisso ligneo miracoloso detto di Campo Vaccino, già precedentemente conservato al di sopra della porta del Carcere Mamertino.