Borgo

mappa di borgo

Nello splendore fastoso dell’antica Roma, la zona di Borgo era popolata di ville e giardini, tra i quali i famosi “Horti di Agrippina” e di “Domizia Lepida“. Nell’età fra Domiziano e Traiano venne eretto un circo per le rappresentazioni navali, la “naumachia“, di cui furono scoperti notevoli avanzi fra Castel S.Angelo e piazza Risorgimento: si calcola che potesse contenere circa 19.000 spettatori. Sempre in questa zona, più precisamente sull’attuale fianco sinistro della Basilica di S.Pietro, fu costruito il Circo di Caligola, cosiddetto perché iniziato da questo imperatore ma poi terminato da Nerone. Il Circo, costruito all’interno della Villa di Agrippina Maggiore, accoglieva corse di cavalli, bighe e quadrighe: ad una delle estremità era situato il grandioso obelisco trasportato dall’Egitto, alla base del quale è ripetuta su due lati un’iscrizione con dedica ad Augusto ed a Tiberio, voluta da Caligola, oggi posto al centro di piazza S.Pietro. Con il sopravvento del cristianesimo la regione divenne centro di fervida attività religiosa. La tomba di S. Pietro, esistente sul ciglio destro della via Cornelia, faceva parte di un sepolcreto esistente sulla stessa via. La basilica eretta da Costantino fu orientata sull’asse della via, tanto da accogliere nell’abside, come nel luogo più venerato, la cripta dell’apostolo. Attorno alla basilica si aggiunsero gradualmente monasteri ed altre fabbriche per istituzioni accessorie, fra cui gli ospedali. L’afflusso sempre più consistente di pellegrini che giungevano alla tomba di Pietro da tutta Europa fece sorgere gli ospizi nazionali, le scholae: la “schola Saxonum” per i Britanni, con la chiesa di S.Maria in Saxia; la “schola Frisorum” per i Frisoni (abitanti della Frisia, una regione oggi posta tra l’Olanda del Nord e la Germania del Nord), con la chiesa allora denominata di S.Magno, oggi Ss.Michele e Magno; la “schola Francorum” con la chiesa di S.Salvatore de Terrione ancora esistente a porta Cavalleggeri; la “schola Longobardorum” con la chiesa di S.Giustino. I quattro ospizi, ampliandosi, acquisirono fisionomia di vere colonie e il termine “burg”, comune a quei popoli per indicare un centro abitato, diede il nome alla zona con il nome di Borgo. Per difendere il sepolcro di Pietro dalle incursioni saracene dell’anno 846, in soli quattro anni fu costruita la cinta muraria della civitas leonina. Il 9 dicembre 1586 Sisto V, alla presenza dei Conservatori, dei Senatori e del priore dei Caporioni, raccolti in Campidoglio, dichiarava Borgo (che fino ad allora era stato incorporato nel rione Ponte) XIV rione di Roma. Ciò spiega perché lo stemma del rione rappresenti un leone accovacciato avente di fronte i tre monti e la stella: sono gli elementi che compongono lo stemma di Papa Sisto V Peretti. Tra il 1935 e il 1937 la “Spina” di Borgo fu demolita per far posto all’attuale Via della Conciliazione: con lo sguardo rivolto verso S.Pietro, c’erano gli scomparsi Borgo Vecchio e Borgo Nuovo (uno a destra e uno a sinistra), stretti e diritti, per arrivare alla scomparsa “piazza Scossacavalli“: di lì, come per magia, si apriva improvvisamente la grandezza maestosa di Piazza S.Pietro.