L’Arco di Sisto V domina lo slargo rappresentato da piazzale Sisto V, situato al limite dei rioni Esquilino e Castro Pretorio, e costituisce il proseguimento dell’Acquedotto Felice. L’Arco è chiamato anche “arco delle pere” a causa di alcune decorazioni, situate nei due fornici più piccoli, raffiguranti un grappolo di pere, emblema araldico di papa Sisto V Peretti. Lo stemma di famiglia, originariamente, era costituito soltanto da un leone d’oro in campo azzurro attraversato da una banda rossa trasversale: quando Felice Peretti divenne papa con il nome di Sisto V modificò lo stemma, aggiungendo alla zampa anteriore destra del leone tre pere, in riferimento al suo cognome, mentre alla banda aggiunse tre monti (probabile riferimento alla sua terra d’origine Montalto) ed una stella, che in araldica rappresenta la mente rivolta a Dio. L’Arco si presenta come un arco di trionfo a tre fornici, costituito in blocchi di peperino con gli inserti decorativi in travertino, nel punto in cui questo scavalcava la via che conduceva alle due chiese di S.Maria Maggiore e di S.Maria degli Angeli, come è scritto sul prospetto dell’arco che si affaccia su via di porta S.Lorenzo (nella foto in alto sotto il titolo). Su entrambe le facciate possiamo ammirare i simboli araldici del pontefice: la stella ed i monti, inseriti nelle specchiature laterali, ed il leone, scolpito nella chiave dell’arco come nell’arco di Porta Furba. Il sopracitato prospetto su via di porta S.Lorenzo presenta la seguente iscrizione: “SIXTUS V PONT MAX VIAS UTRASQ ET AD S.MARIAM MAIOREM ET AD S.MARIAM ANGELORUM AD POPULI COMMODITATEM ET DEVOTIONEM LONGAS LATASQ SUA IMPENSA STRAVIT“, ossia: “Sisto V Pontefice Massimo aprì a proprie spese, in lunghezza e in larghezza, entrambe le vie sia verso S.Maria Maggiore sia verso S.Maria degli Angeli per favorire la comodità e la devozione del popolo”.
Sulla fascia di peperino al di sotto dell’attico si trovava un’altra iscrizione, oggi quasi completamente persa, se non per la parte iniziale che conserva le lettere “ANN“, ancora ben visibile invece sulla facciata che prospetta su piazzale Sisto V (nella foto 1): “ANNO DOMINI MDLXXXV PONTIFICATUS I“, ossia “Nell’Anno del Signore 1585 primo anno di pontificato”. Sopra questa, sull’attico, si trova la seconda iscrizione che costituisce la lapide commemorativa e che così recita: “SIXTUS V PONT MAX DUCTUM AQUAE FELICIS RIVO SUBTERRANEO MILL PASS XIII SUBSTRUCTIONE ARCUATA VII SUO SUMPTU EXTRUXIT“, ossia: “Sisto V Pontefice Massimo realizzò a sue spese la conduttura dell’Acqua Felice in condotta sotterranea per 13 miglia, su sostruzioni arcuate per 7″.