Piazza Manfredo Fanti

piazza manfredo fanti

La cinta urbana più antica è nota col nome di “Serviana“, dal nome del primo costruttore, Servio Tullio, il sesto re di Roma, e risale alla metà del VI secolo a.C., anche se i resti delle mura in blocchi di tufo di Grotta Oscura oggi visibili sono di un periodo più tardo, approssimativamente della prima metà del IV secolo a.C. Nella foto sopra possiamo notare i resti delle mura in Piazza Manfredo Fanti, facenti parte del cosiddetto “Aggere Tulliano“, il tratto più fortificato della cinta che proteggeva il lato più debole, interamente pianeggiante, della città. La lunghezza dell’Agger era di 1300 metri, con un fossato largo 36 metri e profondo 17: a questo seguiva un muro alto circa 10 metri al quale si appoggiava, sul lato interno, il terrapieno. Questo era sostenuto a sua volta da un muro di controscarpa, distante 30-40 metri in media da quello di facciata. Il tratto in tufo di Grotta Oscura presente in questa piazza è lungo 23 metri e ad esso si addossano muri in opera reticolata riferibili ad una costruzione del I secolo a.C. Altri resti importanti e ben conservati dell’Agger sono visibili in piazza dei Cinquecento.

acquario romano
1 Acquario Romano

Al centro di Piazza Manfredo Fanti, accanto ai resti delle Mura Serviane, sorge l’Acquario Romano (nella foto 1), un edificio costruito su progetto di Ettore Bernich tra il 1885 ed il 1887, come sede di un acquario, la cui esistenza durò però soltanto tre anni. La grande sala interna ospitava 20 vasche con acqua dolce e marina, nelle quali furono sistemati pesci di ogni genere; l’edificio ospitò anche un laboratorio di ittiologia ed una biblioteca. Nel 1891 la struttura, che era in concessione alla Società dell’Acquario Romano, passò al Comune di Roma e fu così adibito agli usi più diversi, come sede per fiere, rappresentazioni di varietà (con il nome di Kursaal Roma) ed anche come deposito del Teatro dell’Opera. L’edificio è una tipica costruzione umbertina, a pianta circolare dal caratteristico pronao con un’ampia nicchia affiancata da altre due minori chiuse da timpani; nelle nicchie e nel frontone sono sistemate statue e gruppi scultorei a soggetto marino. Dal 2002 il Comune di Roma e l’Ordine degli Architetti di Roma lo hanno adibito a sede della Casa dell’Architettura.