PERCORSO
Da Lungotevere Testaccio a Piazza dei Cavalieri di Malta (circa 2,2 Km)
COSA VEDERE
Emporium – Porticus Aemilia – S.Maria Liberatrice – Monte Testaccio – Caserma dei Vigili del Fuoco – Mura Serviane – S.Prisca – S.Sabina – S.Alessio – S.Anselmo – Gran Priorato dell’Ordine di Malta
L’Itinerario G parte da Lungotevere Testaccio dove si trovano i resti dell’Emporium, il grande porto fluviale di Roma costruito dai tribuni edili Marco Emilio Lepido e Lucio Emilio Paolo agli inizi del II secolo a.C. Inoltriamoci ora nelle vie di Testaccio percorrendo via Rubattino, dove si possono ancora ammirare i resti della Porticus Aemilia (dai nomi degli stessi tribuni edili dell’Emporium), il grande edificio utilizzato come ambiente di immagazzinaggio (“Horrea“) a supporto dell’Emporium: altri resti sono visibili nelle parallele vie Florio e Beniamino Franklin. Via Rubattino conduce alla piazza di S.Maria Liberatrice, costruita i primi del Novecento per volere di Pio X; da qui, percorrendo via Nicola Zabaglia, si giunge all’incrocio con via Galvani dove è situato l’ingresso al Monte Testaccio, conosciuto anche come Monte dei Cocci, in quanto la collina artificiale si creò, tra il II ed il III secolo d.C., con le testae, ovvero i cocci delle anfore rotte e scartate dei vicini magazzini annonari (Horrea). Da qui si percorre via Galvani fino all’incrocio con via Marmorata dove si trova la Caserma dei Vigili del Fuoco. Oltrepassata via Marmorata, si percorre via Manlio Gelsomini fino a piazza Albania, dove, all’altezza di via di S.Anselmo è possibile ammirare importanti resti delle Mura Serviane. Dalla piazza si sale sul Grande Aventino tramite via di S.Prisca che conduce all’antico titulus Aquilae et Priscillae, ovvero la chiesa di S.Prisca, all’interno della quale la tradizione vuole che vi siano stati ospitati S.Pietro e S.Paolo. Dopo aver visitato la chiesa, si prende via del Tempio di Diana fino alla piazza omonima, poi via Latino Malabranca e via Raimondo da Capua per giungere a piazza Pietro d’Illiria. Su questa piazza si affacciano due gioielli dell’Aventino, il Parco degli Aranci, da cui si gode una vista panoramica su Roma che lascia senza fiato, e la Basilica di S.Sabina, fondata nel V secolo d.C. sul luogo precedentemente occupato dal titulus Sabinae. Dopo l’inevitabile visita alla chiesa, si percorre via di S.Sabina che conduce prima ad un’altra antichissima chiesa, quella di S.Alessio, e poi, al termine del nostro itinerario, a piazza dei Cavalieri di Malta. Questa piazza, progettata da Giovanni Battista Piranesi, ospita la chiesa di S.Anselmo ed il Gran Priorato dell’Ordine di Malta. La fama di questo luogo è ampliata dal portone del Priorato, in quanto dal suo buco della serratura è possibile ammirare, in una prospettiva di galleria formata da piante appositamente tagliate, la cupola di S.Pietro.