La Fontana Sallustiana (nella foto sopra), situata tra i due pilastri che formano l’angolo tra via Leonida Bissolati, via Sallustiana e via Friuli, venne realizzata in marmo, nel 1927, dallo scultore Antonio Mariani, su disegno dell’architetto Ugo Giovannozzi. Probabilmente il suo toponimo spesso trae in inganno in quanto si tende ad attribuire la sua posizione nel limitrofo rione Sallustiano mentre sorge senza ombra di dubbio nel rione Ludovisi. La fontana è d’ispirazione berniniana (forse in considerazione della sua vicinanza alla Fontana del Tritone ed alla Fontana delle Api) ed è costituita da una vasca semicircolare sovrastata da una composizione formata da una grande valva di conchiglia nelle cui volute di base sono inserite due cannelle che gettano acqua.
La valva (in dettaglio nella foto 1) poggia su due putti che sorreggono una rete nella quale sono intrappolate conchiglie varie e dalla quale tentano di fuggire due pesci che emettono getti d’acqua incrociati. La composizione è completata dalla presenza di due delfini che dalla estremità esterna della fontana riforniscono con getto abbondante la vasca sottostante. La Fontana Sallustiana è protetta da quattro colonnine marmoree, collegate tra loro da sottili sbarre di ferro finemente decorate. Degna di menzione la via posta alla sinistra della fontana, via Friuli, oggi chiusa da un cancello. Fino al 2004 la via era aperta al traffico e collegava Via Bissolati a Via Lucullo costeggiando sulla sinistra la sede dell’Ambasciata degli Stati Uniti di America e sulla destra la sede del palazzo dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni. Nel 2004 l’Ambasciata acquistò per circa 80 milioni di dollari lo storico palazzo dell’I.N.A. che si affaccia su via Sallustiana per destinarvi alcuni suoi uffici e così la via, per motivi di sicurezza, divenne una sorta di via interna all’Ambasciata.