La Torre dei Capocci, insieme all’antistante Torre dei Graziani, costituisce una sorta di ingresso monumentale alla sommità del colle Esquilino. Ottimamente conservata, solitaria in mezzo a piazza di S.Martino ai Monti, questa torre fu costruita dalla famiglia degli Arcioni e solo successivamente passò ai Capocci, una nobile famiglia di origine viterbese. Questi eressero intorno alla torre una serie di abitazioni, non più esistenti, che fecero dell’edificio una sorta di cittadella fortificata. Quella netta differenziazione cromatica ben visibile all’altezza del terzo piano indica proprio il limite sotto il quale gli edifici erano addossati alla torre e che vennero demoliti alla fine del XIX secolo: in conseguenza di ciò fu necessario un restauro alle pareti che furono ricostruite in cortina. La parte superiore invece risulta quella originaria in laterizio (materiale sottratto alle vicine Terme di Traiano) e risale alla fine del XII secolo. La torre, alta 36 metri, è a base quadrata, presenta finestrelle incorniciate nel travertino ed è costituita da sette piani, oltre al piano terra ed al terrazzo, delimitato quest’ultimo da un parapetto in muratura, orlato da cinque merli pieni per lato, dove sbuca il vano di uscita della scala interna.