Palazzo Ginnasi (nella foto sopra), situato su Largo S.Lucia Filippini, sostituisce l’antico palazzo della famiglia Ginnasi, parzialmente demolito tra il 1935 ed il 1940 in occasione dell’allargamento di Via delle Botteghe Oscure, del quale conserva ancora i due stemmi della famiglia oriunda di Brescia e la scritta GINNASI sopra il portale. L’antico palazzo fu costruito alla fine del Cinquecento su progetto di Ottaviano Mascherino per monsignor Alessandro Ginnasi. Nel 1624 il cardinale Domenico Ginnasi commissionò i lavori di ampliamento e restauro del palazzo, in occasione dei quali vi incorporò la preesistente chiesa di S.Lucia, che da allora prese la denominazione di S.Lucia de’ Ginnasi, e destinò parte del palazzo a monastero per le religiose Carmelitane e parte a collegio, conosciuto appunto come Collegio Ginnasi, per coloro che desideravano avviarsi alla vita ecclesiastica. Nello stesso periodo il cardinale fece costruire anche l’Arco dei Ginnasi con lo scopo di collegare le sue proprietà.
Il complesso edilizio subì ulteriori restauri nel Settecento e nell’Ottocento, in occasione del quale fu ampliato anche il Palazzetto Ginnasi (nella foto 1), che formava un angolo con il palazzo maggiore: oggi il palazzetto, rimasto fuori dai lavori di allargamento della via, caratterizzato da un bel portale settecentesco a bugne, è quanto rimane dell’antico complesso edilizio dei Ginnasi. Non ne rimase fuori invece S.Lucia de’ Ginnasi, un tempo conosciuta anche come “S.Lucia de Calcarario” per la vicinanza alla zona delle fornaci di calce o calcare, “S.Lucia alle Botteghe Oscure” per l’evidente vicinanza alla via, “S.Lucia Antica“, “S.Lucia delle Pontiche Oscure” e “S.Lucia de Pinea“.
L’incisione di Giuseppe Vasi (nell’immagine 2) del 1756 ci permette di ammirare l’antico palazzo nobiliare contrassegnato con il numero 1, il portale della chiesa di S.Lucia con il numero 2, il Palazzetto Ginnasi con il numero 3, il Palazzo di Alessandro Mattei con il numero 4 e la chiesa di S.Stanislao dei Polacchi con il numero 5.
Sull’area dove un tempo sorgeva il palazzo maggiore e la chiesa oggi è situato il Monastero delle Maestre Pie Filippini (nella foto 3), il cui portale d’ingresso, sovrastato da una bella Madonnina e situato lungo Via delle Botteghe Oscure, un tempo era situato su Largo S.Lucia Filippini, come evidenziato con il numero 2 nell’incisione di Giuseppe Vasi, dinanzi all’attuale Palazzo Ginnasi: infatti questo è l’antico ingresso della chiesa di S.Lucia de’ Ginnasi (nella foto 4).