Via dei Farnesi

via dei farnesi

Via dei Farnesi (nella foto sopra) collega piazza Farnese a via Giulia e prende il nome dall’antica famiglia dei Farnese. In realtà fino al 1881 la via era chiamata vicolo dell’Orazione e Morte, in riferimento all’omonima chiesa situata in via Giulia che le fa quasi da fondale, allorché il consigliere comunale Francesco Ratti propose di mutarne il nome, insieme ad altri toponimi ritenuti indecenti o funebri. La proposta, purtroppo, venne accettata, la via venne denominata via dei Farnesi (prendendo spunto dal palazzo Farnese che corre lungo tutto il suo lato sinistro) e così Roma perse un altro dei suoi antichi e caratteristici toponimi.

arciconfraternita della carità a via dei farnesi
1 Casa dell’Arciconfraternita della Carità

Una presenza importante in questa via è data dalla Casa dell’Arciconfraternita della Carità (nella foto 1), inizialmente costruita da un certo Agostino Sereni il 4 luglio 1553, come riporta la scritta situata sul portaletto d’ingresso al civico 79, “IHS MARIA – AUGUSTINO SERENIUS DA FUN…TO FUNDAVIT DIE IIII LUIO MDLIII“, al centro della quale è posto uno scudo con le iniziali del proprietario, “A.S.” (nella foto 2).

portale a via dei farnesi
2 Scritta su portale al civico 79

In seguito l’edificio divenne proprietà dell’Arciconfraternita della Carità, come testimoniano i vari emblemi disseminati sulla facciata raffiguranti una croce greca dai bordi ricurvi, tra i cui bracci è inserita a gruppi di due lettere la parola CHARITAS. L’emblema principale è costituito dal grande stemma situato a sinistra delle finestre del primo piano (nella foto 3), affiancato da un altro stemma abraso a destra.

facciata su via dei farnesi
3 Facciata con stemmi e “Resurrezione”

Altre targhe, più piccole ma con il medesimo emblema, sono situate ai civici 76, 79, 81 e 84. Caratteristiche le due porte centrali affiancate ai civici 82 e 83, sormontate da un medaglione ovale entro il quale è raffigurata una meravigliosa “Resurrezione” in rilievo, realizzata nel 1734 da Pietro Bracci, ed anch’esso ornato con una croce greca e con la scritta CHARITAS. Oggi quest’edificio è sede della Biblioteca della Pontificia Università della Santa Croce, che ospita materiale costituito per ampia parte da documenti cartacei e multimediali inerenti alle materie di insegnamento dell’Università: Teologia, Diritto Canonico, Filosofia e Comunicazione Sociale Istituzionale.