Su Piazzale Ugo La Malfa sorge il monumento a Giuseppe Mazzini (nella foto sopra), realizzato dallo scultore Ettore Ferrari ed inaugurato in occasione del centenario della Repubblica Romana (1849-1949). Il Ferrari propose la statua di Mazzini seduto e pensoso, al di sotto di un tempietto dorico, posizionato su un alto basamento dal quale sarebbero emersi, come scaturenti dal blocco marmoreo, le figurazioni dell’idea mazziniana: l’aspirazione alla libertà che si concretizza nella Giovane Italia, il sacrificio per la redenzione degli oppressi dalla tirannide, la lotta contro il dispotismo, il turbine trionfale della rivoluzione e la ricomposizione delle spoglie dei martiri. Il basamento è rettangolare nella parte anteriore e si svolge a tamburo in quella posteriore per formare il recinto ad un bosco sacro. Il progetto dell’opera venne in parte mutato nel 1911 con l’eliminazione del tempietto da parte dello stesso Ferrari. La scelta del colle Aventino per la collocazione del Monumento a Mazzini, su proposta del Ferrari, venne decisa solo nel 1914 e nel 1922 si ebbe la cerimonia della posa della prima pietra: tuttavia la realizzazione del monumento subì ulteriori rallentamenti. Alla morte del Ferrari nel 1929, le parti scultoree erano pressoché ultimate e giacevano nel giardino della casa dello scultore; la statua in bronzo era stata fusa e si trovava presso la fonderia Laganà di Napoli. Nel 1934 venne inaugurata la nuova via del Circo Massimo ed il Piazzale Romolo e Remo (denominazione poi sostituita da Piazzale Ugo La Malfa) realizzati secondo il progetto redatto dall’Ufficio Belle Arti e dall’Ufficio Tecnico del Governatorato.