Un Sacco Bello

un sacco bello

Regia: Carlo Verdone
Anno di Produzione: 1979
Sceneggiatura: Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Carlo Verdone
Produzione: Sergio Leone, Romano Cardarelli per Medusa Distribuzione
Musiche: Ennio Morricone
Fotografia: Ennio Guarnieri
Costumi e Scenografia: Carlo Simi
Interpreti:
Carlo Verdone: Enzo, Ruggero Brega, Leo, don Alfio, Anselmo, professore
Veronica Miriel: Marisol
Mario Brega: Mario Brega
Renato Scarpa: Sergio
Isabella De Bernardi: Fiorenza

Trama: “Un Sacco Bello” è un film del 1979 diretto ed interpretato da Carlo Verdone. Il film si sviluppa attraverso le vicende di tre personaggi, tutti interpretati da Verdone, in un contesto ambientato in una calda estate romana in prossimità di Ferragosto.
Enzo, pantaloni attillati, camicia aperta sul petto, ciondolo al collo, riesce con molta fatica a convincere il suo riluttante amico Sergio a partire per Cracovia per un tour del sesso: la scena, forse la più famosa di questo cult movie degli anni ’80, si svolge presso il “mitico” Palo della Morte. Sergio, però, appena fuori città, si sente male ed Enzo è costretto a condurlo in ospedale, dove l’amico viene ricoverato per una calcolosi biliare che gli impedisce di continuare il viaggio. Rimasto solo, Enzo cerca disperatamente un nome sulla sua agendina telefonica ed alla fine riesce a partire con “l’amico di Martucci”, un perfetto sconosciuto, un tipo del tutto diverso da quello che avrebbe desiderato ma va bene lo stesso, purché riesca a partire.
Ruggero,dopo aver avuto una visione mistica, professa l’amore libero ed il distacco dal mondo moderno e vive in una comunità hippie dei “Figli dell’amore eterno”, insieme alla fidanzata Fiorenza. Suo padre, disperato per la vita che sta conducendo, finge di incontrarlo casualmente ad un semaforo, dove Ruggero chiede soldi per la comunità e lo invita ad una breve visita tra le pareti domestiche per un caffè. In realtà Ruggero sarà costretto a sorbirsi le attenzioni del prete Alfio, di un professore, vicino di casa e vecchio amico di famiglia, e del cugino Anselmo (tutti interpretati dallo stesso Verdone), mobilitati dal padre per aiutarlo a far tornare il figlio alla normalità.
Leo, infine, è un ingenuo ragazzone romano che deve raggiungere la madre in vacanza a Ladispoli ma casualmente incontra una ragazza spagnola, Marisol, disperata perché non trova nessun albergo libero per trascorrere la notte. Leo condivide con la madre un appartamento a Trastevere e, seppure riluttante in un primo momento, accetta di ospitarla in casa per una notte ma prima ne approfitta per mostrarle i luoghi più suggestivi della capitale, incluso lo Zoo Comunale. La sera Leo organizza una piacevole cena in terrazza ma quando sembra che tra i due possa nascere un affetto, bussa alla porta il fidanzato di lei che, dopo averla lasciata, ritorna rovinando tutte le aspettative di Leo. Nel pieno della notte echeggia un boato nella Capitale per un attentato terroristico: Enzo sta cercando ancora qualcuno con cui partire, Leo si sveglia e si rende conto che Marisol ed il fidanzato sono andati via, Ruggero si congeda da suo padre per tornare nella comunità. Il film termina il mattino dopo con Leo in procinto di raggiungere sua madre.

“Un Sacco Bello” è il primo film realizzato da Carlo Verdone dopo le fortune ottenute in televisione con il suo repertorio trasformistico di personaggi e per questo in attesa del grande salto nel Cinema. L’occasione arrivò quando ricevette una telefonata dal grande regista Sergio Leone che divenne il produttore del suo primo film. Sergio Leone affiancò a Verdone due grandi sceneggiatori come Piero De Bernardi e Leonardo Benvenuti, rafforzandolo con professionisti quali Ennio Guarnieri per la fotografia ed Ennio Morricone per le musiche. Non fu altrettanto facile reperire il regista, tanto che alla fine Sergio Leone propose a Verdone di dirigersi da solo e così avvenne. La pellicola è stata premiata con un David di Donatello, un Nastro d’argento ed un Globo d’oro.

Analizziamo ora le scene di “Un Sacco Bello” dove si riconoscono alcuni angoli di Roma:

il Palo della Morte, attualmente rimosso, è il luogo di incontro di Sergio ed Enzo e corrisponde a Via Giovanni Conti nel quartiere Vigne Nuove;

scena del palo della morte a un sacco bello
Il Palo della Morte in Via Giovanni Conti

il luogo di incontro e di congedo tra Ruggero ed il padre corrisponde all’attuale Via Luigi Petroselli, dinanzi all’Anagrafe, con Piazza della Bocca della Verità sullo sfondo;

scena a via petroselli a un sacco bello
Via Luigi Petroselli

il luogo dove il padre di Ruggero si ferma per telefonare da una cabina pubblica è Viale della Piramide Cestia, con Porta San Paolo sullo sfondo;

scena alla piramide cestia a un sacco bello
Viale della Piramide Cestia

l’incrocio dove Leo rischia di essere investito dal padre di Ruggero, e dove poi incontra Marisol, è tra Via di S.Dorotea e Via Garibaldi, dinanzi Porta Settimiana, a Trastevere;

scena a porta settimiana a un sacco bello
Incrocio tra Via di S.Dorotea e Via Garibaldi, dinanzi Porta Settimiana
scena a via garibaldi a un sacco bello
Incrocio tra Via di S.Dorotea e Via Garibaldi, dinanzi Porta Settimiana

Leo si incammina con Marisol per Via della Scala e, passando per Piazza di S.Maria in Trastevere, giungono a Via della Fonte d’Olio, sede dell’ostello della gioventù ma anche casa di Leo, dalla terrazza della quale si vede la fontana in Piazza di S.Maria in Trastevere;

scena a santa maria in trastevere a un sacco bello
Piazza di S.Maria in Trastevere
scena a via della fonte d'olio a un sacco bello
Via della Fonte d’Olio
santa maria in trastevere a un sacco bello
Fontana di Piazza di S.Maria in Trastevere vista dalla terrazza

Leo accompagna Marisol al Bioparco di Roma;

scena al bioparco a un sacco bello
Bioparco di Roma

l’ospedale dove Enzo accompagna Sergio è l’Ospedale di S.Gallicano in Trastevere;

scena al san gallicano a un sacco bello
Ospedale di S.Gallicano in Trastevere

la sede dell’appuntamento finale tra Enzo e “l’amico di Martucci” è Piazzale dei Partigiani, davanti alla Stazione Ostiense, con l’imponente fontana circolare a zampillo costruita negli anni ’50 del Novecento, eliminata in occasione dei lavori di ammodernamento per i Mondiali di Calcio Italia 1990 e mai più ripristinata;

scena al piazzale dei partigiani a un sacco bello
Piazzale dei Partigiani

anche la scena finale si svolge a Porta Settimiana, con Leo che si incammina poi lungo Via Garibaldi mentre scorrono i titoli di coda del film.

via garibaldi a un sacco bello
Via Garibaldi