La costruzione del nuovo ponte dedicato a Re Vittorio Emanuele II fu progettata dall’architetto Ennio De Rossi nel 1886, anche se fu inaugurato ben 25 anni dopo, il 5 giugno 1911, appena in tempo per le celebrazioni del 50° anniversario dell’Unità d’Italia. Il ponte, a tre arcate circolari ribassate, è realizzato in muratura, completamente rivestito in travertino, ed è ornato, alle estremità, da quattro alti basamenti ornati da semicolonne su cui poggiano altrettante “Vittorie alate” in bronzo a rappresentare “Le virtù di Re Vittorio Emanuele II”.

Sulle pile dell’arco centrale, invece, sono posti quattro gruppi scultorei in travertino: Giuseppe Romagnoli realizzò il gruppo “La Fedeltà allo Statuto” (nella foto 1), (dopo Novara, 1849),

Italo Griselli realizzò “Il Valore Militare” (nella foto 2), (la battaglia di San Martino, 1859),

Giovanni Nicolini realizzò “Il Trionfo Politico” (nella foto 3), (la proclamazione del Regno d’Italia, 1861)

Cesare Reduzzi realizzò “Il Padre della Patria” (nella foto 4), (Vittorio Emanuele a Roma durante l’inondazione del 1870).
I gruppi scultorei non erano ancora ultimati in occasione dell’inaugurazione del 1911 e furono posizionati sul ponte soltanto nei primi mesi del 1912: questo è il motivo per cui vi fu una seconda inaugurazione dopo la loro collocazione avvenuta il 28 aprile 1912.
Il ponte, lungo 108 metri e largo 20, fu progettato in asse con Corso Vittorio Emanuele II per collegare Borgo ed i Prati di Castello con il centro della città: in attesa che la sua costruzione fosse portata a termine, nel 1889 venne provvisoriamente costruito un ponte di ferro, denominato Ponte degli Alari.