Via della Pelliccia (nella foto sopra) collega piazza di S.Egidio a via del Moro ed il suo toponimo è alquanto discusso. Innanzitutto la via in passato si chiamava “via del Macelletto” per l’esistenza di un’antica e piccola macelleria, ma nel 1873, con delibera comunale, fu rinominata “via della Pelliccia” per non confonderla con l’altra “via del Macelletto” (poi scomparsa per la costruzione dei muraglioni del Tevere) che si trovava nei pressi di via di Panico.
L’origine del toponimo “Pelliccia” sembra derivare, secondo alcuni, dalla presenza di un’antica famiglia De Pelliciis, che aveva alcune proprietà nella zona, in particolare nella vicina via del Cipresso, come attestano alcuni documenti del 1803; secondo altri deriverebbe invece da un rinomato negoziante di pelli (tanto più che la via fu chiamata anche “via delle Pellicce”) soprannominato “er Pelliccia”, mentre un’altra teoria ne assegna l’origine alla solita insegna di un’osteria. La via conserva case antiche di notevole importanza, come la casa medioevale (nella foto 1) situata all’angolo con piazza de’ Renzi, sulla facciata della quale si possono notare due archi in ghiera laterizia ed una tabella che ne indica la proprietà dell’Arciconfraternita di S.Maria dell’Orto, mentre sul piano stradale, all’angolo dell’edificio, è situata una colonna scanalata antica lì posta come paracarro. Al civico 40 si trova un’altra casa antica, risalente al Trecento, con paramento a tufelli e finestra centinata, appartenuta al Pio Sodalizio dei Piceni, come testimonia ancora lo stemma apposto sulla facciata.
Bella testimonianza medioevale è anche il mascherone (nella foto 2) incastonato nella casa al civico 17.